La Geografia

Situato nell’ entroterra della costa Sud – occidentale Sarda, Fluminimaggiore ha un’ estensione territoriale di oltre 10.000 Ha, misura da triplicare se si considera il Fluminese nella sua globalità.
In questa regione, dalle caratteristiche assai variabili, per gli aspetti geografici e paesaggistici, sembra sì sia venuta a concentrare buona parte della storia della Terra, dal Paleozoico all’attuale.
Esaminando sommariamente il territorio, si possono identificare quattro aspetti fondamentalmente diversi interessanti notevoli estensioni e altri su superfici più limitate.

Oltre il 60% è costituito da terreni scistosi Siluriani che si estendono da Piscina Morta a Santa Lucia, a Monte Argento, a Is Arrus, a Zenneru a Bau Porcus; sono terreni morfologicamente irregolari, con superfici accidentate. La roccia nuda affiorante ovunque, le forti pendenze e la presenza di corsi d’acqua a carattere torrentizio concorrono allo stato dì già avanzata degradazione del suolo, compiace, spesso, l’intervento scriteriato dell’ uomo.

Nella parte a Sud del Paese (Su Mannau, Gutturu Pala, Arenas) si infila, nei suddetti terreni, la propaggine settentrionale del blocco calcareo metallifero cambrico del Stilcis – Iglesiente. Anch’ essa presenta una morfologia assai accidentata, con dirupi verticali (Corona Arrubia, Gutturu Pala, Pilloca) e con spinto carsismo (grotte e fiumi sotterranei). Quando la pendenza non è eccessiva, ampie distese di lecci ne ricoprono il suolo.

La zona a Nord del Paese, con scisti e filladi, si presenta con forme più dolci e arrotondate, dall’ aspetto collinare (Niu Crobu, Bega), mentre nella valle del Riu Mannu, dal substrato alluvionale, si sono riversate le dune sabbiose eoliche quaternarie e attuali, localmente in via di stratificazione.

I rilievi del Fluminese, con alcune cime superanti i 1000 m, hanno quasi le caratteristiche di alta montagna. Geograficamente importante anche il gruppo di Monte Argentu, sbarramento al vento di Maestrale, uno dei venti dominanti.

L’idrografia è sviluppata, sia quella superficiale che quella ipogea ; fra le più importanti fonti, sono da ricordare Pubusinu (300 1 / sec.) e Su Mannau (90 1 / sec.) ; numerosi i corsi a carattere torrentizio (Is Arrus, Billittu, Bega) che possono dare origine a vere alluvioni.

Malgrado la vicinanza del mare, il clima in inverno è paragonabile a quello di un paese di media montagna, per lo sbarramento offerto dai monti che circondano il Paese.

L’aspetto paesaggistico è altrettanto variabile ; si passa da zone ricoperte da boschi dì leccio, con abbondante sottobosco, a zone cespugliate o addirittura spoglie di vegetazione. La causa della degradazione è da ricercare negli incendi, nei tagli massicci, nelle discariche minerarie che oltrettutto deturpano gravemente il paesaggio.

Il Fluminese offre quindi allo studioso e agli appassionato degli aspetti assai interessanti soprattutto nel campo della geologia, della paleontologia, della speleologia, della botanica.

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